Navicelli e becolini

Sia il navicello che il becolino (o beolino, come si dice a Livorno) sono imbarcazioni tradizionali fluviali toscane, usate principalmente lungo l’Arno e nei canali tra Pisa e Livorno. Anche se hanno funzioni simili, ci sono alcune differenze chiave.

Il Navicello è molto più antico, risalente al Medioevo.
Era destinato al trasporto di merci su lunghe distanze (Arno, Canale dei Navicelli) ed era più grande: anche oltre 25 metri di lunghezza, con un peso che poteva raggiungere le 80 tonnellate, con fondo piatto, pancia larga.
Si spostava grazie alla vela latina, ma anche trainato da terra (con animali o uomini)
Deriva da “navis” (latino), nave piccola.

Il Becolino è più recente (XIX secolo).
Era per lo più destinato al trasporto locale tra Livorno e Pisa
Le sue dimensioni erano minori: max 22 metri circa, e poteva raggiungere le 60 tonnellate
Il fondo era piatto, ma aveva una linea più slanciata
Si spostava a vela o con pertiche, spesso spinto a mano
Il suo nome deriva da “Beco”, il soprannome del costruttore livornese Domenico Picchiotti

Pilade è l’ultimo esemplare conosciuto di navicello tradizionale toscano ancora esistente. Costruito nel 1904 in un cantiere pisano, era utilizzato per il trasporto di merci sfuse, come carbone e minerali, tra le navi in rada e i depositi a terra. Con il tempo, il Pilade si era deteriorato, ma è stato restaurato con cura dai maestri d’ascia Vincenzo Ippolito e Glauco Cecchi del Cantiere navale Luigi Lorenzoni. ​

Attualmente, il Pilade è esposto presso il Museo delle Imbarcazioni Storiche dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale a Livorno. Il museo si trova nel Magazzino ex Collettame delle Ferrovie dello Stato, situato nell’area della Fortezza Vecchia, vicino alla Stazione Marittima. Insieme al Pilade, il museo ospita anche altre imbarcazioni storiche, come il rimorchiatore Marzocco e lo skiff Teresa.

Le dimensioni del Pilade sono notevoli: 19,20 metri di lunghezza, 4,89 metri di larghezza e 2,14 metri di altezza, con una stazza lorda di 36,99 tonnellate.

Il museo è parte del Livorno Port Center, un centro espositivo e didattico che promuove la conoscenza del porto e della sua storia. L’ingresso è gratuito, ma per visitare il museo è consigliabile prenotare in anticipo, soprattutto per gruppi scolastici o visite guidate.​