Il sommergibile progettato da Teseo Tesei è stato uno dei protagonisti dell’ingegneria navale militare italiana del XX secolo, è una pietra miliare della guerra subacquea non convenzionale. Parliamo in particolare del famoso:
SLC – Siluro a Lenta Corsa (detto anche “Maiale”)




Inventore
- Teseo Tesei (1909–1941), ufficiale della Regia Marina e geniale ingegnere.
- In collaborazione con Elios Toschi, sviluppò l’idea nel 1935 all’interno della Decima Flottiglia MAS, reparto speciale della marina italiana.
Caratteristiche Tecniche
- Lunghezza: circa 6,7 metri
- Diametro: circa 0,5 metri
- Peso: circa 1,5 tonnellate
- Velocità: 2–4 nodi (3,7–7,4 km/h)
- Autonomia: circa 15-20 miglia nautiche
- Propulsione: motore elettrico
- Equipaggio: 2 operatori, in abiti da palombaro
- Arma principale: una carica esplosiva (fino a 300 kg) fissata sotto lo scafo della nave nemica
Come Funzionava?
Era una sorta di “siluro cavalcabile”: gli operatori lo guidavano seduti a cavalcioni, sott’acqua, verso l’obiettivo (tipicamente una nave ancorata in un porto). Una volta arrivati:
- Si staccava la testa esplosiva.
- La si fissava con ganci magnetici allo scafo della nave.
- Si impostava un timer per l’esplosione.
- Gli operatori cercavano di fuggire.
Le Missioni Più Famose
Porto di Alessandria d’Egitto – 19 dicembre 1941
Tre SLC colpirono la flotta britannica:
- Affondarono le corazzate Queen Elizabeth e Valiant
- Danneggiarono la nave cisterna Sagona
- I sei operatori furono catturati, ma considerati eroi in patria.
Malta, Gibilterra, Altri porti del Mediterraneo
- Diverse missioni, alcune riuscite, altre fallite per problemi tecnici (il Maiale era fragile e complicato da manovrare).
Il soprannome “Maiale” nacque perché era difficile da controllare sott’acqua: tendeva a “sgusciare” via come un animale testardo. Gli operatori dovevano avere nervi d’acciaio: erano esposti al freddo, alla mancanza d’ossigeno e alla possibilità di non tornare.