Perché la celebrazione della Memoria non sia episodica ma un punto di partenza di un percorso durante il quale, con l’apporto di tutti, approfondire la Storia con i testimoni, in modo da rendere le nuove generazioni delle sentinelle della Memoria.
Quando resteremo soli, quando anche l’ultimo testimone della Shoah non sarà più in vita, saremo capaci di continuare a trasmettere la memoria della Shoah alle nuove generazioni? “L’era del testimone”, così come viene definita quella attuale, è infatti quasi giunta alla fine, ed il problema di passare il “testimone” e formare le nuove sentinelle della memoria esiste, è urgente e non più rimandabile.
Da ciò scaturisce il percorso che gli studenti delle scuole di ordini e indirizzi diversi di Livorno, Cecina e Firenze hanno compiuto in questi mesi; dall’approfondimento delle Leggi razziste, guidati da Roberto Rugiadi, figlio di Frida Misul e le letture dal Diario di Frida e del libro “Il profumo di mio padre” scritto da Emanuele Fiano, si giunge a questa Giornata con una condivisione che è stata costruita passo passo, e in sinergia tra le varie competenze e sensibilità degli indirizzi scolastici.
Al Teatro 4 Mori si alterneranno riflessioni, musiche e dialoghi, presenti i Testimoni – Roberto Rugiadi, Emanuele Fiano, Paola Jarach Bedarida – che hanno accompagnato gli studenti in questo percorso.